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Da una parte c'è Santa. Volto da ragazza, capelli ribelli e cuore senza vincoli. Dipinge, fuma, fa sesso e ascolta musica. Tanta musica: la sua vita è scandita dalle playlist, una per ogni occasione, le usa come ancore di salvataggio. In una Roma accogliente e consolatoria, benestante e ipnotica, vive anestetizzata alle emozioni, snocciola il suo quotidiano tra lo studio di restauro e poche frequentazioni ben collaudate. Ha una relazione basata sull'ironia e sulla complicità con la sua migliore amica Zina, una bellissima escort il cui amore non riesce a ricambiare in pieno. Dall'altra parte c'è la Carogna, che respira, ulula e si diverte a minacciarla. Tutto intorno c'è un mondo fatto di sorrisi amari, joint e solitudine, e un tempo che rallenta quando entra nel cuore. Il desiderio disperato di sentire qualcosa nel profondo, di non sparire, di capire cosa succede quando si chiudono gli occhi. "Santa Carogna" è una parabola moderna, un esercizio notturno per imparare che l'unica unità di misura del mondo, alla fine, siamo noi.